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Case aperte – case chiuse - RIFLESSIONI
Giorno 25 settembre, leggo una rivista “Gente”. Un titolo mi colpisce “ Ho dichiaro guerra alle prostitute”, e qui Mara Carfagna Ministro delle Pari Opportunità, esprime in un’intervista il metodo che intende usare per attuare tale guerra. Multe alle prostitute ed ai clienti che con loro passano una serata. Penso, alla persona che in questo suo mandato si impegna ad un così nobile fine: ripulire le città da intrecci “amorosi”. Lei se non ricordo male, desiderava affermarsi nel mondo dello spettacolo; con tutto il rispetto alle persone che in esso lavorano, tanti sono i compromessi per arrivare in alto e se non per tutti, sicuramente alcuni pagano il successo sotto le lenzuola. Ma questo è legale - “Occhio non vede cuore non duole”. Recentemente ho assisto ad una serata dentro la manifestazione “Comodamente” che si è svolta a Vittorio Veneto (TV), serata nella quale il Prof Sgarbi argomentando sul tema: “Il male rappresentato e il male raccontato” molto sopra le righe, ammette di vedere il lavoro delle prostitute non un male ma un bene. Questo dal suo punto di vista. Mi vengono in mente le famose “Case chiuse”, che la legge Merlin del 20 sett. del 1958 ha fatto chiudere. Ora mi risulta che a Milano fino al 31 dicembre, si possa vedere una mostra dal titolo “Mi piace un casino”. Chi giudica in modo negativo tanto da dichiarare “Guerra”, chi se ne vanta e ne gode, chi addirittura fa una mostra per diletto di conoscenza di un tempo che fu. Girando un po’ il mondo in tante Nazioni o città diverse, questo modo di fare della propria vita un lavoro d’arte o di lucro non fa scalpore. Tanti da noi asseriscono che per i bambini è un’indecenza – e qui mi faccio una risata, perché quando non si sa più cosa dire, qualunque argomento adulto, va di riflesso al bambino. Allora per il minore si muove la Chiesa, le donne, tutto quello che è “il sociale”. Se penso che basta un tasto della televisione per vedere un corpo nudo, o un giornalino porno passato da un amico sotto il banco di scuola, un sms sul telefonino tutto questo oggi giorno è di normale amministrazione. Tante volte sono i genitori primi educatori che non conoscono ancora i figli che noi chiamiamo “bambini”. Ma se questa legge protegge un minore, una persona che subisce violenza lo condivido pienamente. Ma se la donna, intendo maggiorenne, desidera farlo, chi può dirle di no? Per donne non intendo solo donne straniere, perché anche alcune donne del mio Paese per farsi la pelliccia, di giorno sono impiegate e la notte lucciole. Allora penso alla donna in tutti i suoi ruoli sociali che si veda arrivare a casa con la vigilanza, il figlio alla prima esperienza, il marito con la rosa sotto braccio per essere perdonato, la figlia che lo fa per arrotondare lo stipendio e viceversa per l’uomo. Cosa succede in quelle famiglie carissima Ministro Carfagna? Allora no alle case chiuse, mai più simile reato. Ma in appartamenti lontani, per così dire, dall’occhio della legge…SI!. Perché a casa sua ognuno di noi fa quello che vuole. Basta però che la brava vicina di casa si faccia i c…ì propri. Cosa molto difficile da parte delle donne, perché dove c’è “Beautiful” c’è sempre una donna che guarda lo spettacolo. Chiudo con questa domanda. Perché non si è mai chiesto alle donne cosa vogliono veramente? Da che parte si schierano? Desiderano essere amazzoni, api regine oppure lupe? Se qualcuno vuole interagire con me su questo argomento ne sarei ben lieta. Per risolvere le cose bisogna ragionarci tutti insieme e trovare il meglio.
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