Sette Marzo giornata che ha valorizzato il “Talento Delle Donne” (La giornata vista da Rebecca.)
L’Associazione Dorothy , è una associazione che pensa al bene delle donne, crede nella loro forza per fare una futuro migliore. Quest’anno è il terzo anno che per la “Festa della Donna”, celebra talenti al femminile. In occasioni come questa, sono presentate artiste con capacità diverse, per far conoscere alla nostra città Vittoriese, la bellezza dell’anima, le sensazioni della pelle, l’espressione pura del pensiero attraverso l’arte. Le artiste Buci Sopelsa, Risamori, Claudia Piasentin, Miriam Nonino, hanno partecipato al nostro invito con i loro talenti. Il 7 marzo 2010, nella chiesa sconsacrata di San Paolo presso la bella piazza Cenedese, la manifestazione si è svolta in tutta la sua grandezza. Susanna vice presidente ha presieduto con il discorso di benvenuto, l’Ass. De Bertolis a tutti i presenti un caloroso saluto e un apprezzamento a tanta bellezza. La critica d’arte Loredana Gava ha spiegato calorosamente il significato dei quadri esposti. La chiesa illuminata dalle piccole luci orientate verso i le opere, era gremita di gente attenta all’ascolto. Chi con foto, chi con la cinepresa , ha immortalato quel giorno. Persone di tutte le età, con la curiosità di vedere, sentire, commentare. Il portone della Chiesa si apre con una chiave da mercatino dell’antiquariato, tanto è grande e pesante da tenere in mano. La cosa suggestiva è data dall’apertura alare del portale, che da la possibilità all’occhio di vedere la sua ampiezza e la profondità, nella frazione di un secondo. Il bello sta nel creare questo gioco di sacro e profano che profuma di complicità. Alla sinistra i quadri di Sopelsa, donna dall’aspetto imponente, sicura di se, con due occhi azzurri svegli e furbi . Rappresentano personaggi dove a mio avviso, la femminilità e il maschile si fondono e si confondono. Segue l’acquerello della Piasentin artista giovane ma già con un suo colpo di pennello sicuro. Non è facile il gioco acqua e colore quando si rappresentano corpi o visi. Nella navata centrale c’è ancora l’altare in memoria di un tempo che fu. Qui sono esposti una serie di vestiti su appositi manichini che fanno bella mostra di se. Sono della stilista Nonino; linea pulita, piccole pieghe, tocchi magici che creano un desain armonioso, facile da indossare che veste bene qualunque corpo femminile. Alla destra l’esposizione dei quadri della Risamori. Quadri rappresentanti busti di donne dai colori accesi aventi in comune la sofferenza. I corpi infatti sono trafitti ,flagellati. La bellezza di un volto femminile con uno spicchio di luna giallo corona la sua fronte e fa risaltare i suoi occhi tristi che guardano in un modo profondo verso qualcosa sospeso nell’aria. Una donna prigioniera di se stessa un volto senza colore una grata che la blocca. Questa visione delle esposizioni è frutto della mia interpretazione, perché come visitatrice esprimo le sensazioni che mi sono trasmesse. Il mondo femminile vive molte vite nel tempo terreno, attraverso gioie, scelte, difficoltà, senza dimenticare l’alter ego che ogni donna possiede. Poi tutti fuori sotto la loggia del Museo della Battaglia, dove un banchetto pieno di ogni ben di Dio attende i palati esigenti. Tre boccali di vetro con dentro una candela illuminano l’imbrunire e creano una struggente atmosfera. Al centro un leggio con un libro aperto, presenta i nomi di chi ha collaborato con le leccornie. Stuzzichi, pizzette, panini, torte, del buon vino, acqua ,aranciate ecc.! Le collaboratrici dei piatti golosi due Dorothyne : Patrizia e Luisa. Si parla con le artiste, il chiacchiericcio diventa di gruppo , si ride, si scherza e il freddo perde la sua intensità. La piazza davanti alla loggia si illumina, l’imbrunire avanza, passanti frettolosi entrano nella Cattedrale che erge in tutta la sua grandezza per la Messa della sera. Un occhio veloce per chi non conosce Ceneda: Lasciando alle spalle il Museo che raccoglie referti della “Grande Guerra”, abbiamo in visione la Chiesa prima citata, dentro ci sono le spoglie di S. Tiziano Patrono, di fronte il Seminar io Vescovile avente una Pinacoteca da far invidia, a destra la Bibioteca Civica , sede di conferenze e sottinteso dedita alla cultura. A questo punto mi resta un saluto caloroso a tutti e con la gioia nel cuore buona visione a tutti.
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