Un antidoto all'antipolitica

Un antidoto all'antipolitica
Isabella Peretti
La recente pubblicazione "Differenza in gioco in un gioco troppo breve"
31 marzo 2008


" 'Non pensavo che un senatore fosse così', è la frase ricorrente che ho sentito rivolgermi, ambigua e valutativa" così si esprime la senatrice Daniela Alfonzi, nella pubblicazione del Coordinamento delle parlamentari di Rc/Se, "Differenza in gioco in un gioco troppo breve"(allegata). Così anche la senatrice Olimpia Vano: "In un incontro pubblico eravamo io ed un mio collega; espongo una mia relazione, sento che c'è simpatia, condivisione, quasi un transfert; dopo è con me che le persone scelgono di incontrarsi: ma è Lui il Senatore, il modello di riferimento riconosciuto e legittimato".
In un Senato in cui anche le statue dei lunghi corridoi sono tutte di uomini, in cui non c'è traccia, neppure nel linguaggio ufficiale, della presenza e della storia delle donne, in aule che assomigliano di più ad "una sala di lettura di un club inglese per soli uomini" (sen.Giovanna Capelli), le parlamentari, questa volta, in questa legislatura breve, sono state ben visibili, ma non sono rientrate nei canoni, perché, come scrive un'altra senatrice, Haidi Giuliani, "non si sono adattate".

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