Una calda serata tra amiche

Siamo arrivate quasi tutte insieme, ci siamo abbracciate, era da tanto che pensavamo ad una cenetta piacevole tutte insieme, a parlarci del più del meno, a chiederci reciprocamente della nostra vita, con la gioia di ritrovarci. Purtroppo mancavano Giovanna, Fiorella, Graziana e tante altre, ma non sempre la disponibilità di tempo per fare questi incontri è univoca, ci siamo sempre comunque tutte alle riunioni necessarie per prendere delle decisioni per l'associazione e per darci i vari ruoli nell'organizzazione dei nostri eventi. C'era Adriana, la presidente, la nostra "dominus", sempre attenta ad ascoltare ed a non lasciar isolata nessuna e pronta ad incoraggiare iniziative nuove per l'associazione, c'era Alberta che era esausta, ma felice per aver organizzato con altri la conferenza, della figlia di Anna Politkovskaya, Vera, con Leonardo Coen, i quali vengono a parlare della libertà di stampa, sabato a Vittorio Veneto. Susanna è arrivata per ultima, sempre in giro per lavoro: Milano, Brescia, Pordenone, ciò nonostante è arrivata, come sempre solare e sorridente , lei è la nostra responsabile, la razionale, quella che ci rimette sempre con i piedi per terra quando a volte noi dorothyne facciamo voli pindarici con mille proposte che vorremmo attuare, a volte irragiungibili, desideri di eventi o manifestazioni a sostegno sempre delle capacità e delle potenzialità di noi donne.
Abbiamo avuto la gioia di accogliere e conoscere due nuove iscritte, le quali ci hanno raccontato un po' di loro e ci hanno chiesto il perchè della nostra associazione, ne sono rimaste entusiaste comprendendo che siamo un gruppo nè femminista nè servilista: noi osanniamo il rispetto della donna nella nostra società, in quanto essere umano, dotata di intelligenza, sensibilità e capacità con pari dignità rispetto ad un uomo, anche se in una dimensione diversa, e vogliamo incentivare sempre la conoscenza intellettuale, la gioia di creare incontri che ci permettano di mettere in luce le attitudini, i talenti a volte nascosti delle donne. Luisa era entusiasta della sua nuova intervista fatta con Karin ad un'altra donna che con tanta determinazione e sacrificio ha costruito il suo futuro, di questo pubblicheremo l'intervista nei prossimi giorni sul nostro blog; è vitale Luisa, aperta sempre ad ogni iniziativa, dallo sguardo deciso e concreto, era molto carina con il suo apparecchio correttore ai denti come gli adolescenti, che la faceva sembrare una ragazza piuttosto che una donna lavoratrice, moglie e  madre di famiglia abituata a gestire molte situazioni. Siamo comunque state tutte in silenzio ammirate ad ascoltare la storia di Dorina, appena iscritta all'associazione, rumena, ingegnere elettronico che dopo due vedovanze, una figlia, ha preso " il coraggio a due mani " ed è arrivata in Italia, prima clandestina, poi regolare, ha fatto diversi lavori prima di essere assunta in una fabbrica tessile, ora ha costruito la sua vita con le sue certezze e ci raccontava che appena arrivata, aveva trovato lavoro nei campi e durante le pause di lavoro, si isolava per non farsi sentire mentre leggeva a voce alta un libro di grammatica italiana ripetendo dieci parole nuove al giorno e dieci verbi e le loro declinazioni, ci ha guardato con la sua dolcezza naturale dicendoci "..mi ero imposta questo ritmo convinta di farcela perchè sapendo il francese  speravo di capire con più facilità l'italiano. ....". La forza della volontà!!!
Alba, invece, insegna in una scuola media ed è reduce da un anno di studio di grafologia ad Urbino, oggi era tutta presa a spiegarci la tesi che sta preparando volta a decifrare la grafia di trenta donne che hanno svolto una vita di responsabilità ed impegni pari a quella di un uomo. Interessante, vero?! Ovviamente ci siamo messe subito in lista per farci decifrare le nostre scritture: chissà perchè l'essere umano è sempre curioso di scoprire qualcosa di sè che crede di non conoscere ancora. Alla fine, tra una spaghettata alla parmigiana ed un buon bicchiere di vino rosso, discutendo pure dei prossimi programmi autunnali dell'Associazione Dorothy, abbiamo univocamente concluso che Vittorino Andreolli è un "grande", durante un'intervista ha detto una cosa stupenda: alla domanda di una giornalista riguardo alla sua opinione su quali siano gli eroi moderni, Andreolli ha risposto:"...oggi, per me, i nuovi eroi sono le persone anonime che vivono una vita a molti sconosciuta, ma che con la loro onestà e perseveranza quotidiana contribuiscono a mantenere una società con dei sani valori che ci permettono ancora di sperare nel futuro...."
Prosit. Alla prossima!

P.S.: per carità, cari amici non fraintendeteci, noi dorothyne amiamo gli uomini, ma.......solo quelli intelligenti e sensibili!!!
11/05/2011

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